Partigiani

Agnetti Giorgio

  • Nascita   15/01/1924  Montichiari,BS,LOM
  • Stato civile  Celibe/Nubile
  • Professione  meccanico
  • Gradi ricoperti nel gruppo   Patriota
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Caduto a Monte Castellaccio (Imola) era un giovane meccanico, appena ventenne, di Montichiari (Brescia). 

Comunista, già valoroso partigiano prima della liberazione di Aquila, è nota una sua lettera scritta pochi giorni prima della morte alla compagna Mirella:

“Mentre dal cielo plumbeo e greve di nubi il temporale si scatena, scaricando sulla campagna pioggia e grandine devastatrice, nel mio animo, rattristato dagli ultimi avvenimenti, i più neri pensieri cozzano tra di loro provocando in me un abbattimento sempre più profondo. Ho visto cadere il povero Tonino e ho assistito al suo cosciente trapasso dalla vita alla morte. Quando, poco prima di morire, disse di chiedere perdono alla madre, c’era nella sua voce un implicito rimpianto alla vita, che lasciò in me un’impressione profondissima. Per la prima volta, dopo tanto tempo, le sembianze di mamma e dei miei cari mi apparvero sotto una luce del tutto nuova. E la visione di mamma piangente sulla sorte ignota del proprio figlio mi commosse e mi rattristò. .. Hai ragione mamma, di piangere, ed anch’io ti chiedo perdono per tutto il dispiacere che ti ho dato: ti chiedo perdono per quel desiderio di lotta che qui mi ha portato a sfidare e cercare la morte: per un grande ideale. Eppure, come vorrei averti vicina a me mamma; stringermi fra le tue braccia e sentirmi cullato dalle tue carezze come quando ero bambino; ma il mio destino è differente da quello che tu vorresti per me ed il mio carattere mi impedisce di vivere in quest’ora in cui si decidono i destini della Patria una vita normale... Mi risento bambino; un bambino che cerca la mamma e non riesce a trovarla. Ma come il bambino piangente, che non trovando la mamma, getta per terra tutti i ninnoli e i diversivi che gli si mettono davanti per calmarlo, così per me la mancanza di quel qualche cosa tutto rende insipido e non degno di vivere. Mi sento talvolta triste, stanco, come un uomo vissuto, che dalla vita più nulla ha da sperare. Ma alla vita sono legato dall’ambizione di operare italianamente perché la nostra Patria vissuta per vent’anni nelle catene riabbia un domani. Scrivo a te, Mirella, perché tu più di ogni altra persona mi potrai capire e confortare. Anche da lontano io sento spesso il tuo pensiero che si rivolge a me e questo sentimento di amicizia pura e di fratellanza che ci unisce è per me un balsamo benefico che lenisce il dolore di questo povero cuore eternamente infelice. Non so se le tue lettere potranno arrivare tutte fino a me, in ogni modo scrivimi spesso, che ogni tua parola mi porterà un poco della tua pace e della tua soave ingenuità. Se la morte del povero Rauco ancora non è conosciuta, ti prego di non parlarne. Sperando di rivederti ancora ti saluto affettuosamente”.

Riposa nel cimitero di Brisighella. 

Nascita 15/01/1924 - Montichiari,BS,LOM
Professione meccanico
Stato civile Celibe/Nubile
Figli No
Distretto militare di provenienza Brescia,BS,LOM
I arruolamento 02/10/1944 - Brescia,BS,LOM -   Matricola  1113
Gradi ricoperti nel gruppo
  • - Patriota
Plotone/Compagnia
  • - Plotone mancante (III Comp)
Morto (per causa di guerra)
  • 26/11/1944 - Ravenna Monte Castellaccio,RA,EMR  Scoppio di una mina
Congedo
  • 26/11/1944 - Congedato per morte