Il senso della libertà
Il "Senso della libertà" è un concorso letterario indetto dalla Fondazione Brigata Maiella in occasione del 76° anniversario della costituzione del Corpo Volontari della Libertà, nucleo originario della Brigata Maiella.
I componimenti dovranno affrontare i momenti tragici, ma anche gloriosi, che hanno caratterizzato la storia del nostro Paese nel periodo della Seconda Guerra Mondiale e, successivamente, della partecipazione alla lotta di Liberazione e delle prime fasi della ricostruzione democratica (1943-1948), indagando su storie di eventi, grandi e piccoli, che sono inscritti nella memoria collettiva, in cui si intrecciano i vissuti personali e comunitari.
In quei concitati giorni di 76 anni fa, migliaia di uomini e donne furono costretti a scegliere fra più istituzioni, a tener fede a giuramenti diversi, con tutti i risvolti concreti che ciò comportava: rispondere o meno a bandi di arruolamento, rivolgersi a vecchi e nuovi organismi civili e amministrativi, nascondersi, vivere alla macchia o offrire, a rischio della propria vita, protezione ai tanti prigionieri di guerra. Anche la semplice “non scelta” poteva diventare un modo per prendere le distanze da un regime ancora vitale e condizionante e iniziare a immaginare un futuro diverso.
In questi atteggiamenti si dovranno cogliere la formazione e il carattere costitutivo di una coscienza antifascista e antinazista, una traccia del graduale affermarsi nei più larghi strati popolari del sentimento di rinnovamento democratico. Ciò è così evidente nella nascita della resistenza armata, emblematicamente rappresentata dalla costituzione del Corpo Volontari della Libertà, nucleo originario della Brigata Maiella, formatosi a Casoli il 5 dicembre 1943.
In breve, si richiede ai partecipanti di far rivivere nei loro componimenti il “Senso della libertà” nello spirito multiforme in cui prese vita negli anni di guerra: in termini solidaristici, politici, militari tra le popolazioni, gli eserciti e i partigiani.
Si intende così sollecitare i partecipanti a confrontarsi, attraverso la scrittura, con i totem esperienziali e morali della Resistenza; i temi della pace, della convivenza civile e i valori dell’antifascismo alla base della Carta Costituzionale italiana.
Proprio l’ispirazione profonda verso un concetto di libertà universale, priva di una specifica colorazione politica, stretta intorno ai valori forti della democrazia repubblicana, dell’indipendenza del Paese, dell’uguaglianza sociale, in nome di un senso più ampio e forte di comunità, portò gli uomini della Brigata Maiella a combattere come gruppo di volontari aggregato alle truppe alleate nella difficile risalita della penisola italiana, per condividere con altri un comune destino di liberazione.
Saranno privilegiati i componimenti che faranno riferimento al patrimonio di coraggio, difficoltà, successi della Brigata Maiella, la cui epopea, iniziata a Casoli, si protrasse fino ai confini della Patria ad Asiago – come ebbe a precisare il Presidente Ciampi – dove la formazione giunse con un suo drappello il 1° maggio 1945, dopo essere passata vittoriosa per Sulmona, Montecarotto, Pesaro, Brisighella e Bologna.
1) Il Concorso si si articola in due sezioni:
racconto breve; memorialistica e diaristica.
2) È rivolto a singoli o gruppi, con particolare riferimento agli studenti degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado.
3) I componimenti dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 20 dicembre 2019 all’indirizzo , solo ed unicamente in formato elettronico (formato Word, max 5 cartelle) indicando chiaramente titolo, autore o autori, eventuale classe di appartenenza e dichiarazione di proprietà dell’opera scritta.
4) I componimenti saranno giudicati dai membri del comitato scientifico della Fondazione Brigata Maiella che, a suo insindacabile giudizio, indicherà i testi più meritevoli di ciascuna sezione.
5) I vincitori di ciascuna sezione saranno premiati con un buono in denaro del valore di 500 euro.
Consideriamo la storia e la memoria elementi costitutivi del nostro presente, sia perché vi si radicano le origini e i valori della democrazia, sia perché l’esercizio della memoria, anche rivolto al presente, è una pratica essenziale per una cittadinanza vigile e partecipe.