Scomparso Denis Forman
Con il grado di Maggiore del Royal West Kent Regiment aveva combattuto in Italia nell'ambito dell'VIII Armata durante la Seconda Guerra Mondiale. Ritrovò nel corso dell'avanzata l'istruttore e amico della scuola di Bernand Castle, Lionel Wigram. Insieme, Forman e Wigram avevano dato applicazione alle tecniche di guerra insegnate a Bernard Castle, favorendo il Combattimento all'Addestramento puro e semplice. Anche sulla base di tali convinzioni di tecnica militare il Maggiore Wigram fu il primo esponente delle Forze Alleate a convincersi dell’opportunità di riconoscere la Brigata Maiella favorendone l’armamento, tanto che ne guidò la prima azione militare organizzata il 3 febbraio 1944 a Pizzoferrato, dove trovò egli stesso la morte.
Nel mentre Forman era impegnato nella risalita della Forze armate lungo il Tirreno e rimase gravemente ferito nel corso del successivo mese di marzo in un’azione di guerra a Cassino. Forman, tuttavia, non smise di battersi nè per il riconoscimento delle sue concezioni militari, nè per testimoniare quanto aveva vissuto sulla linea Gustav. Su invito del Ministero di guerra inglese scrisse un'edizione del Manuale di Combattimento Militare. In ricordo della sua esperienza di guerra in Italia, a cui rimase molto legato, raccontò "The reason why", poi tradotto in italiano nel libro "Wigforce story", pubblicato grazie all'impegno di Antonio Bini.
Durante tutta la sua vita post-bellica Foreman è stato anche importante giornalista, scrittore e manager di aziende multimediali. Non ha mai perso occasione di ricordare l’esemplarità dell’impegno militare del Maggiore Wigram, soprattutto nell’aver saputo rendere possibile la nascita della Formazione Partigiana italiana più originale, influente, prestigiosa e stimata tra gli Alleati ed in tutta Europa (dalla Polonia al Regno Unito).
Dopo la presentazione del libro avvenuta lo scorso anno, la Fondazione Brigata Maiella onorerà la memoria di Denis Forman nel corso della presentazione del libro “Io Sono l’ultimo. Lettere di Partigiani italiani” a cura di Stefano Faure, Andrea Liparoto e Giacomo Papi per l’editrice Einaudi che si terrà il 15 marzo p.v. alle ore 17.00 presso la sede della Fondazione Pescarabruzzo in Corso Umberto I a Pescara.