Il Fascismo è e resta illegale
La Fondazione Brigata Maiella stigmatizza e condanna fermamente i fatti accaduti a Roma sabato 9 ottobre e culminati con l’assaltato alla sede nazionale della Cgil ad opera di forze eversive di estrema destra.
“A nome personale e di tutto l’Ente esprimo solidarietà e vicinanza al segretario generale della Cgil nella convinzione che le violenze e le intimidazioni di matrice fascista non possono in alcun modo essere accettate in uno Stato democratico nato dal sacrificio della Resistenza, quale il nostro”, afferma il Presidente Mattoscio.
La Fondazione Brigata Maiella si unisce, pertanto, all’impegno di tutte le forze democratiche che intendono impedire il ritorno a un passato fascista che ha seminato nel Paese oppressione, devastazione e morte. Ribadisce la richiesta precisa ad un provvedimento volto allo scioglimento delle forze politiche che si richiamano al fascismo come previsto dalla Costituzione e che la Fondazione stessa aveva già avanzato dal 27 luglio u.s. con lettere aperta al Ministro Lamorgese per ottenere lo scioglimento di Casapound.
“Ricordiamo in questo momento – continua il Presidente Mattoscio – che nella dodicesima disposizione transitoria e finale della Costituzione è espressamente sancito che: è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.
Dunque, non si devono perdere di vista l’importanza della coesione sociale e il riconoscimento universale dei principi costituzionali. Ma il fascismo è e resta illegale. Alle violenze di quanti pensano ancora di ricorrere a gesti predatori, che attingono amaramente a un passato superato dalla storia e dal comune sentire, solo al fine di turbare l’ordine pubblico e la pace sociale, bisogna rispondere con una netta opposizione.
“Secondo la legge Scelba del 1952, legge con cui si è data attuazione all’articolato costituzionale – chiarisce ancora Mattoscio – si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, svolge propaganda razzista, o rivolge la propria attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito anche compiendo manifestazioni esteriori di carattere fascista. La Fondazione Brigata Maiella si rivolge perciò nuovamente e con accorato appello alle autorità competenti perché vengano immediatamente sciolte le organizzazioni neofasciste in nome della legalità e del rispetto della Carta Costituzionale”.